PIANO DI RECUPERO CHIESUOLA - MULINI DI CANONICA LAMBRO
Lettera aperta

Ho seguito attentamente  fin dall’inizio il Piano di Recupero Chiesuola e Mulini e avrei voluto gridare il “Re è nudo”. Eh sì…Cosa rappresenta per noi quel luogo! Ci porta a pensare a quei brianzoli di una volta che tempo per riposare ne avevano poco ma che trovavano in Canonica un angolo di pace. Andare alla Canonica era sinonimo di prendere una pausa dalla intera vita lavorativa che, da sempre, caratterizza i brianzoli e sorprendentemente lo è ancora oggi per la concentrazione dei locali alla moda, vuoi per una certa atmosfera da vacanza. Il luogo è davvero suggestivo, circondato da macchie boschive, con gli alberi secolari del viale, la bella chiesa del XVll sec con una stupenda scala devozionale allineata alla  cinquecentesca villa taverna e le case del borgo ben allineate con i portali che si aprono sui cortili acciottolati. Qui fece pausa persino Ludovico il Moro e anche Manzoni, nella sua ricerca storica, conobbe Canonica durante la stesura dei Promessi Sposi.


Il tempo scorre veloce, ma Canonica rimane una meta che vale la pena assaporare, attraverso bellissime passeggiate tra i boschi. È chiaro che ci troviamo di fronte a uno scrigno, un pezzo di storia inestimabile, ed il nostro impegno sarebbe di ricostruirlo come in origine affinché rimanga a testimonianza delle nostre tradizioni.



Partecipo  al consiglio comunale e, con rammarico, non vedo nessun cittadino di Canonica presente (se non un politico), il piano passa con voti favorevoli con l’astensione della minoranza. Nella discussione si dice: “dopo anni di abbandono, un pezzo di storia del territorio torna a rivivere.”
Ma come è possibile che nessun consigliere rifletta sul fatto che il progetto preveda nuove costruzioni direttamente sulle sponde di un fiume? Oltre al continuo aumento della cementificazione, sul territorio ricorriamo sempre più a vasche di laminazione e gli stessi ingegneri non garantiscono la soluzione dei problemi dovuti al cambiamento climatico. Non mi si dica che sia sufficiente il trasferimento di alcune aree dietro la chiesuola: oltre che favorire il privato che andrà a costruire su una collina da incanto, dalle tavole non sembra integrarsi con l’antico.

La parte visibile della Chiesuola scendendo da Triuggio. "Un dipinto senza cornice" come dice l'avvocato Grella. Qui verrà costruito quello che lui giustamente definisce "un falso storico".

Area di atterraggio (dove verranno trasferite le aree nelle fasce a rischio idrico)

Finalmente posso dire con convinzione che “il re e nudo” grazie all’avv. Grella che ha presentato delle osservazioni che aiuta altri a far emergere le molte criticità di natura politica. Mi rammarico del fatto di non averle anche io presentate, ma la natura del piano estremamente complicato, la difficoltà di trovare un esperto in urbanistica (che magari all’ultimo dice di non potersene occupare) e l’indifferenza di molti ha fatto sì che i termini per la presentazione scadessero.  
Allora approfitto di questa lettera aperta all’amministrazione per chiedere che i ruderi del molinaccio vengano in parte ricostruiti come erano allora, anche attraverso forme premianti. Auspico che venga rimandata l’approvazione, affinché gli enti interessati in materia ambientale (ne ho contati otto) sappiano negoziare. E visto che Canonica è un luogo di turismo di vicinato, intervengano anche gli enti territoriali interessati (ne ho contati dieci) insieme alla comunità locale, ai cittadini, alle organizzazioni ambientali e ai portatori di interessi diffusi.
Non è possibile che la sola prescrizione per la sovraintendenza sia un lavatoio di nessun pregio che oggettivamente non trova riscontri. Anche il vincolo posto dal parco Valle del Lambro di conservare la vecchia roggia a me pare avere poco significato, con costruzioni di difficile richiamo storico. Per chi vorrà valorizzarla in futuro diventa complesso dato che sorgeranno edifici che non hanno nulla a che vedere con il contesto e il territorio circostante.

Il lavatoio tutelato dalla Sovrintendenza.

I ruderi del Molinaccio


Autorevoli architetti sostegno che "anche un muro scrostato rappresenta un valore testimoniale"

Veduta del Molinaccio affacciato sul fiume Lambro.

Antico manufatto del vecchio mulino.

Passerella lungo la Roggia.


Quel bambino della famosa storia, oltre che essere un ottimo osservatore, ha anche una lunga memoria. Il sogno dell’ex sindaco Manzoni di rendere pedonabile il borgo di Canonica, con una variante stradale sopra il molinaccio, già allora rudere, va quindi sfumando per sempre.

I progetti

Angelo Terruzzi
Triuggio 21.02.2024